Chi siete, da dove venite, dove state andando?

Epilogo.

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  1. Spirallout
     
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    Chi vuole risponda a queste tre domande, secondo la sua propria comprensione.
     
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  2. -Ténèbre-
     
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    no aspetta...epilogo di cosa?
     
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  3. Spirallout
     
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    Secondo la retorica greca, la parte finale di un'orazione.
     
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  4. ramaya
     
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    - Io sono un'espressione, l'errore di qualcuno, forse la falsità e l'inganno di un sistema.

    - Vengo dalla polvere, una polvere che si alza e crea una alta foschia d'illusione

    - Quest'ultima è la domanda più difficile: non sto andando da nessuna parte semplicemente perchè non c'è una logica dell'andare verso, se non verso la fine. Si cerca, si continua a cercare invano tutta la vita qualcosa che riempia questo vuoto.
     
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  5. Spirallout
     
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    CITAZIONE (ramaya @ 12/6/2006, 12:55)
    Si cerca, si continua a cercare invano tutta la vita qualcosa che riempia questo vuoto.

    Hai proprio ragione, ramaya. E' più facile far finta che non esista, quel vuoto.

    Alcuni però si domandano perchè ci sia, e alcuni arrivano a comprenderlo. Altri lo superano, cavalcano la tigre, cavalcano la spirale... Per andare dove nessuno è mai giunto.
     
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  6. -Ténèbre-
     
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    ad ogni modo.

    essere lo strumento che dio ha per conoscersi. un dio dalle caratteristiche filosofiche che si è suddiviso in infinite parti. La sua perfezione non puo' essere limitata, nè una parte puo' essere sostanzialmente diversa da altre, altrimenti la Sua unicità, omogeneità sarebbero compromesse.

    Essendo parte di dio io sono nella sostanza dio stesso. in questa realtà, con la quale sto pigiando le lettere della tastiera, io SONO CIO CHE VOGLIO ESSERE. detto con le parole degli esistenzialisti io sono il frutto del mio stesso progettarmi.

    da dove vengo? sono frutto dell'amore. sono l'amore di due persone e l'amore di Dio verso se stesso (il sommo Bene) e l'amore di Dio verso l'uomo.

    dove andrò? ritornerò a Dio. oppure continuerò la ricerca di me stesso.
    fino al nirvana, il mu, il nulla che non è il contrario di tutto ma il tutto più il suo complementare.
    altrimenti la mia, e la Sua, perfezione, andrebbero a farsi friggere.





    detto questo, non nego di essere ANCHE un ammasso di atomi tenuto insieme in questa realtà dalle 4 forze fondamentali. mi corrompero' nella misura in cui questo sarà necessario
     
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  7. relayer2
     
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    secondo me queste domande sono assurde, derivate dall'illusione di essere separati dal tutto.
     
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  8. -Ténèbre-
     
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    CITAZIONE (Spirallout @ 12/6/2006, 12:53)
    Secondo la retorica greca, la parte finale di un'orazione.

    ah ok.

    per un attimo mi è venuta paura di una fuga del nostro Spiral

    non so perchè
     
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  9. Spirallout
     
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    Voglio una risposta, relayer.

    Come sempre, molto in gamba, Ténèbre. I miei complimenti.
     
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  10. ramaya
     
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    CITAZIONE
    Alcuni però si domandano perchè ci sia, e alcuni arrivano a comprenderlo. Altri lo superano, cavalcano la tigre, cavalcano la spirale... Per andare dove nessuno è mai giunto.

    Questo implica non essere corrotti. Io mi reputo un'idealista e se per caso hai dato un'occhiata al topic "biografia" dove mi sono messo a nudo li potrai capire cosa intendo con idealismo. credo un pò nella filosofia che sottende il film Matrix: il mondo, la vita, la natura è pura illusione. Atta a sviarti, a portarti via, ad innalzarti e farti cadere a terra. Nella Bibbia ci sono due esempi illustri: le tentazioni di Satana a Gesù e le tre cadute con la croce in spalla del figlio di Dio. Lui era il figlio di Dio e il peso delle colpe dell'uomo, uomo com'era lui, gli sono ricadute addosso. Per assurdo Spirallout quello che dici è giusto, ma è anche utopistico come io non mi sento frutto dell'amore di due persone: a volte due persone non decidono di avere un fliglio. Come concepiamo allora l'aborto? O l'infibulazione? O altre cose abominevoli?

    Forse Tenebre ha ragione quando dice di sentirsi parte della divinità, io invece mi sento un suo gioco, un suo disegno. Le visioni sono molto diverse, ma entrambe le cose sono accomunabili. In questo senso mi sento però tristemente figlio di Dio, in quanto inserito in un mecanismo che porta ad esaltarti e fallire ciclicamente. E non c'è nulla che allievi certe sofferenze; per noi idealisti il bene è tutto e quando ci rendiamo conto di essere introdotti in un meccanismo perverso e cinico ci ribelliamo, ci sentiamo alieni, abbiamo paura di vivere. A volte,come è successo a me, diventiamo doppi o tripli. E viviamo vite estranee, piene di bugie e piene di quel vuoto che sembra pieno.

    Vorrei davvero,un giorno, raggiungere quello che hai scritto in firma, Spirall, ma c'è anche il tempo dei 10,000 giorni nel fuoco, c'è anche il tempo della perdita, della sconfitta, del pianto. Dio, se esistesse, non può ragionevolmente permettere che un suo figlio viva un inferno sulla terra. Libero arbitrio...mamma mia...che condanna! O forse il disegno di Dio è straneo e anche astraendoci non potremo versimilmente mai comprenderlo. In tal caso, anche fossimo parte dell'essenza di Dio, sarebbe un gioco di un'estrema crudeltà. A volte preferisco chiudere gli occhi, piutosto che vedere la nuda realtà...
     
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  11. AshWednesday
     
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    Chi è che chiama in causa la scienza, eh? :)

    Sono: un complesso vettore somatico temporaneo per una linea germinale perenne. Un meccanismo di riassortimento stocastico di informazioni genetiche. Una strada senza uscita dell'evoluzione. Una sorta di placentona ambulante.
    Vengo: meccanicamente parlando, da un utero (ma va). Prima ancora da un ovaio. Prima ancora da un pezzo di blastocisti. Prima ancora da un'interminabile serie di generazioni ininterrotte di divisioni che è iniziata un quattro miliardi di anni fa e non si è mai spezzata.
    Vado: in decomposizione. Ma tra un po'.

    O era una domanda riferita all'io inteso come identità autoreferenziabile (penso dunque sono)?
     
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  12. Spirallout
     
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    Va bene qualsiasi risposta, basta che la sentiate vostra.

    Anime del 3rd Eye, questa è una Grande Convocazione, siete tutti invitati.

    Buon divertimento.
     
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  13. ramaya
     
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    Ash ho capito che fai Medicina o biologia ma qualche tecnicismo in meno ci permetterebbe di capire chi sei veramente. "tu chi sei" (cit. Anger Management con Jack Nicholson e Adam Sandleer, una delle più irriverenti commedie degli ultimi anni).
     
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  14. -Ténèbre-
     
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    L'uomo è crudele perchè è libero. l'agire male è una parte della ricerca di se stessi. continuerà fino alla comprensione totale di tutto. impossibile che non avvenga. impossibile soffrire per sempre perchè soffrire è solo l'illusione di aver trovato la via di conoscienza, (perchè soffro? dio vuole che soffro? dio è crudele? puo' esistere un dio crudele? no...allora non esiste dio) quando invece è la via più lunga, tortuosa.
    anche soffrendo impari ad essere te stesso.
    soffrire è un altro modo di cercare dio e se stessi
     
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  15. Beach
     
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    io sono un essere vivente non molto diverso da un animale, eppure evoluto in un modo strabiliante.
    in più, al contrario degli animali, io contemplo l'universo. io penso di essere. è tutto qui il mio mistero. quella che chiamano anima.
    per il resto sono un insignificante puntino nella storia del pianeta, della galassia dell'universo inteso come mondo intero.
    il mondo è qui da miliardi di anni. l'essere umano è uno sputo invisibile.
    ecco chi sono. per me sono la mia anima, per il mondo sono approssimabile al nulla


    fisicamente vengo dalle cellule dei miei genitori, ma parlare in questo senso di dove vengo io non è importante.
    noi veniamo da qualche punto nell'universo.
    carbonio, idrogeno, azoto e altri elementi arriviati qui da chi sa dove si sono uniti misteriosamente nel formare quella che noi chiamiamo vita. siamo vivi per miracolo, secondo me. fino a prova contraria siamo gli unici così fortunati.
    sempre che di fortuna si possa parlare.
    ecco noi veniamo dal big bang, perchè ignoriamo quello che fu prima, in seguito ci siamo "formati" attraverso un'evoluzione più forte di qualsiasi stocasticità.


    non andiamo da nessuna parte.
    siamo nati qui e moriremo qui, come una scheggia di luce che viaggia nella notte. non faremo in tempo ad illuminare niente.
    ci spegneremo come unità, poi ce ne andremo come forma di vita.
    il grande evolvere dell'universo cancellerà le nostre tracce, come se niente fosse mai capitato.
    i tempi della natura non sono comprensibili da noi esseri umani. siamo troppo "piccoli". per questo verremo spazzati via.
    non penso che la nostra fine sia più dignitosa di quella di uno scarafaggio, anche se nella nostra esistenza rimarrà (finchè ne avremo coscienza) il senso del mistero che portiamo dentro.
    ecco perchè ci illudiamo di essere più importanti delle mosche e degli alberi.
    perchè pensiamo. ma la natura non pensa. l'universo ci spazzerà via sensa considerazione.
     
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122 replies since 12/6/2006, 11:38   2013 views
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