Ain't Fate, Just Me
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Questa storia è cominciata il 17 gennaio 2008, quando in risposta ad una delle tante mail che gli arrivavano, Blair (per chi ancora non lo sapesse webmaster dei tool e grande amico della band, azzerderei la definizione di "quinto tool" per lui) ha riutilizzato l'espressione "big thing" del suo interlocutore per dire che i Tool stavano preparando qualcosa di interessante. Forse con sarcasmo, ma l'ha ripresa lui volontariamente. Era appena finito il tour di 10,000 Days, e qualcuno pensava che sarebbe proseguito in Europa. Invece no. Il 2008 è stato un anno se non sabbatico, per i tool atto a progredire come musicisti, artisti e sperimentatori. Inoltre, Adam e Justin hanno continuato nell'ultima parte dell'anno a scrivere della musica per un nuovo disco, di cui sappiamo da loro dichiarazioni esserci già pronto del materiale non terminato nelle sessioni di 10,000 Days.
Di tanto in tanto, nelle newsletter come nelle notizie di tutti i giorni, Blair tornava su questa big thing senza che se ne venisse a capo. Insomma, alle solite.
Fino ad oggi, per riassumere senza andare a fare una cronologia degli eventi, ci sono stati 3 momenti focali, prima che avessimo le indiscrezioni di pochi giorni fa che ci hanno portato alla notizia linkata a toolshed.it due post sopra a questo.
1. Blair - in una delirante newsletter - parla del sogno di un concerto dei tool su un altro pianeta, con la band che suona le canzoni più disparate ed improbabili, in un mix di possibilità ed impossibilità. Questa notizia è stata valutata in 3 modi: a) una pura smania di Blair di voler raccontare un sogno suo, consapevole di mandare in crisi i fanatici all'ascolto; b) la possibilità del tanto chiacchierato dvd live (di cui Justin nel 2005 disse essere a buon punto di lavorazione) che riabbraccia tutta la carriera; c) visto che c'erano ancora voci di una nuova leg del tour di 10,000 Days, si pensava che l'altro pianeta fosse una meta inconsueta, come un concerto dei tool in Africa o in Sud America (dove non mi pare abbiano mai suonato).
2. Blair annuncia che Adam Jones si è recato con l'avvocato della band per negoziare un futuro progetto con la Sony. Ancora, le possibili interpretazioni (da cui è nato questo sondaggio ormai obsoleto, come detto): a) l'uscita del dvd live da far valere come un album nel loro contratto, visto che inevitabilmente venderà parecchio; b) l'uscita di un formato dvd/cd modello Salival, quindi che collezioni tutti i video più il nuovo di The Pot che è pronto da mesi e un cd di musica anche inedita; c) la ristampa di Salival; d) il vinile di 10,000 Days; e) infine, l'opzione più affascinante e una delle poche non ancora caduta, ovvero il trasferimento dei tool su un'etichetta satellite della Sony, con nuove regole di contratto fra le due maggiori parti (la band e la casa discografica major), che incida e pubblichi il materiale dei tool, ma anche quello di Volto!, Pigmy Love Circus, futuri singoli degli A Perfect Circle, Adam+Fripp (pronto da un anno e mezzo almeno), Adam+Buzzo+Bozzio (praticamente pronto anche questo), Danny Carey solo, quel che di nuovo verrà, immaginiamo coinvolgendo gli amici ISIS, Lustmord, Sturgeon, Patton, Danny Lohner, ecc. ecc.
3. Pochi giorni fa c'è stata l'ultima pulce nell'orecchio: Matthew Santoro, un giovane regista che si dichiara fan dei tool, ma anche e soprattutto un impiegato come grafico e pubblicitario per la Sony che verosimilmente potrebbe averlo segnalato alla band, è stato nominato da Blair come coinvolto nella realizzazione della "big thing". Andando a vedere di chi stiamo parlando, francamente non sembra per niente un novello Kubrick, insomma, non pare un fenomeno. Poi magari collaborando con Adam Jones lo diventa, ma se sfogliate la vostra copia di Year Zero dei Nine Inch Nails (a meno che - comprensibilmente - non lo abbiate già incenerito o rivenduto) noterete come quelle immagini di cattivo gusto estetico siano accreditate anche a lui. In più c'è il trailer del film che sta per lanciare, che abbiamo riportato sempre nelle notizie di toolshed.it e qui nel 3rd Eye nel topic dei commenti/notizie. Ad ogni modo una collaborazione con un personaggio che si cimenta a fare il regista, il grafico, il pubblicitario... non poteva che avvalorare la tesi del dvd, quale che fosse, o di nuovi video dei Tool, a partire da The Pot.
Pochi giorni fa, il 9 giugno, grazie ad una fonte vicina ai tool e che renderemo nota qualora quanto segue non si verificasse, abbiamo lanciato una risoluzione - seppure parziale - delle possibilità intorno a questa vicenda della big thing, anche se in pochi di voi si sono lanciati a trarre conclusioni. Su toolshed.it potete leggere che la big thing:
- non riguarda il video di The Pot;
- non riguarda qualcosa in formato dvd in generale (e quindi si esclude il dvd live, fino ad oggi principale sospettato);
- non riguarda la sede live, quindi non ha a che fare con dei concerti.
Ormai è passato un anno e mezzo, o quasi, dalla prima annunciazione riguardante la "big thing", che potrebbe anche non aver nulla di eccitante per i fan. Insomma, e questa è una delle prime e fondatissime opzioni, potrebbe anche trattarsi semplicemente del più volte rimandato nuovo website dei tool, con riforma del ToolArmy e nuove facilities per gli iscritti.
Cosa resta in ballo?
La prima cosa che immagino sia venuta in mente a chi è ancora cerebralmente attivo è la notizia di un nuovo album dei tool. Perché andare dalla Sony però? Perché cominciare a parlarne quando chiaramente non può essere neanche lontanamente pronto (il 18 gennaio 2008 era appena finito il tour)? Se è vero come è vero perché lo hanno dichiarato che i tool stanno scrivendo il nuovo disco in questi giorni di maggio-giugno 2009, direi che Blair se l'è presa un po' troppo alla larga perché sia il nuovo album, a meno che non si tratti di qualcosa di originale, in un formato differente. Dovessi scommettere, l'ipotesi nuovo album non è né la prima né la seconda e forse neanche la terza delle maggiori indiziate.
Se non è qualcosa in dvd, probabilmente questo Matthew Santoro non è stato coinvolto per lavorare a dei video. A meno che i tool non abbiano intenzione di esordire direttamente al cinema, ma credo che se così fosse, non avrebbero potuto mantenere tutto questo riserbo: un film coinvolge molte persone e soprattutto ci vogliono tempi tooliani per farlo. Adam Jones ha sempre menzionato la volontà di fare qualcosa alla The Wall dei Pink Floyd, ma per chi ricorda, Danny Carey in una delle ultime interviste del 2007 ha chiaramente detto che i Tool incideranno un altro album prima di dedicarsi a qualcosa di così originale e aggiungerei pretenzioso. Le cose nel frattempo possono essere cambiate, la volontà di fare un film tooliano c'era. Il pericolo che non ne esca qualcosa di particolarmente eccitante francamente temo ci sia, a prescindere dalla collaborazione con chicchessia. L'opzione "film nelle sale", per il sottoscritto ancora remota, resta tuttavia in ballo, mentre cade - alla luce delle indiscrezioni da fonti vicine ai tool che ci risultano - l'ipotesi del dvd, quale che sia: live o di video nuovi.
Se ricordate, più volte in questo forum e sin dal 2004 abbiamo parlato di un progetto (eventualmente legato al dvd, ma anche prescindibile da esso) che vedeva la collaborazione dei tool con Alex Grey, per una sorta di Tool-Book. Chissà che Matthew Santoro non sia stato chiamato a partecipare a questo progetto. D'altronde se non è per del materiale video, a meno che questo personaggio abbia delle doti particolari a noi ignote, non resta che pensare ad una sua collaborazione per gli artwork della band. Eventualmente, certo che passare da Alex Grey a tale Matthew Santoro che si è cimentato in quella crosta di Year Zero... speriamo di no. Tuttavia M. Santoro è anche dato come regista del nuovo video degli ISIS "20 Minutes/40 Years", vedremo se magari sta migliorando.
Per concludere gli scenari possibili, restano anche in ballo due opzioni che abbiamo già menzionato, con l'una che non esclude l'altra:
- il nuovo sito dei tool, magari con delle novità che coinvolgano i fan per davvero e non solo per spillare loro soldi, come ha fatto Reznor con The Spiral o Corgan ultimamente;
- l'etichetta firmata tool, perché ci sono dei progetti pronti e ci sono difficoltà con la Sony di liberare facilmente i nostri 4 dai vincoli contrattuali che permetterebbero di pubblicare gli album dei side project pronti (ad esempio quelli di Adam) tramite etichette indipendenti amiche come la Hydra Head (eventuale prima scelta) o la Ipecac. Tutte queste cose devono vedere la luce, ed è possibile che i tool abbiano cercato un accordo con la Sony per pubblicare queste novità, Sony che avrebbe messo questo Matthew Santoro come occhio e orecchio del re nell'operazione. Si tratterebbe di un trattato che permetterebbe ai tool di avere buona distribuzione, di scegliere cosa pubblicare tramite la loro etichetta, e di fatto di sfruttare il loro stile nel fare le cose, così come con successo c'è riuscito Aaron Turner o Mike Patton. E se ci sono riusciti loro, figuratevi Adam Jones e soci.
A voi
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