Necronomicon

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  1. barionu
     
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    www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

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    Lo scrittore Angelo Cerchi , autore del libro




    HP%20Lovecraft%20il%20Culto%20Segreto%20by%20Aradia%20Edizioni


    www.aradia-edizioni.it/hp_lovecraft-culto-segreto.html


    mi suggerisce un ' indagine nel celebre racconto di Lovecraft

    https://it.wikipedia.org/wiki/Il_richiamo_di_Cthulhu

    Infatti il sintagma formula




    Ph ' nglui mglw nafh

    Cthulhu R' lyeh wgah' nagl fhtagn



    ha tutte le caratteristiche del semitico .


    E Angelo Cerchi mi ha offerto anche una Chiave d' Argento per decriptare la formula



    UNA SCULTURA CHE RAPPRESENTA CTHULHU







    la precisa indicazione di Angelo Cerchi è che CTHTLHU sia legato a unì esecuzione capitale , a un supplizio .



    PRE DECRIPTARE CTHLHU

    è importante capire quali lettere siano le portanti , ovvero in Ebraico le RADICALI , le lettere che

    costituiscono l' scheletro, l' ossatura del vocabolo

    e individuare prefissi e suffissi .


    Infatti C STA PER


    כְּ


    K(E) in ebraico : come , complemento di modo


    e le radicali T L H

    IN EBRAICO TAW LAMED HE


    ת ל ה


    formano il verbo , forma infinito , LITLOT

    לִתְלוֺת



    con il significato di sospendere , appendere .


    appendere cosa ????????


    Dobbiamo quindi dare un' occhiata ai verbi in Ebraico ...

    da

    www.biblistica.it/wordpress/?page_id=261



    Forme

    Valore

    1a

    qal

    Semplice

    2a

    nifàl

    Riflessivo o passivo

    3a

    pièl

    Intensivo attivo

    4a

    puàl

    Intensivo passivo

    5a

    hifìl

    Causativo attivo

    6a

    hofàl

    Causativo passivo

    7a

    hitpaèl

    Riflessivo intensivo



    Qui, per un esempio, prendiamo il paradigma il verbo קטל (qatàl):

    Forme

    Valore

    Traduzione

    1a

    קטל (qatàl)

    Semplice (qal, קל)

    Uccise

    2a

    niqtàl (נקטל)

    Riflessivo o passivo

    Si uccise, fu ucciso

    3a

    qittèl (קטל)

    Intensivo attivo

    Uccise violentemente, massacrò

    4a

    quttàl (קטל)

    Intensivo passivo

    Fu ucciso violentemente, fu massacrato

    5a

    hiqtìl (הקטיל)

    Causativo attivo

    Fece uccidere

    6a

    hoqtàl (הקטל)

    Causativo passivo

    Fu fatto uccidere

    7a

    hithqattèl (התקטל)

    Riflessivo intensivo

    Si uccise violentemente

    Così, ad esempio, hiqtìl (הקטיל) significa “fece uccidere”, e la sua forma si chiama hifìl.



    In italiano esistono i tempi del verbo (presente, passato e futuro); in ebraico invece conta l’aspetto verbale ovvero la condizione dell’azione, che può essere completa o incompleta. “Il tempo com’è inteso in quasi tutte le lingue moderne non è lo stesso per la mentalità semitica. La cognizione del tempo di un’azione non è d’importanza capitale secondo la mentalità ebraica. Per una mente indogermanica è indispensabile collocare l’azione nella sua accentuatissima valutazione temporale. La condizione dell’azione intesa nella sua completezza o incompletezza era in genere sufficiente per i semiti e, in caso contrario, qualche termine dal significato temporale o storico avrebbe messo a fuoco il tempo”. – K. Yates, The Essentials of Biblical Hebrew, 1954, pag. 129.

    Il perfetto esprime di per sé un’azione completa. In Gn 3:23, nella frase: “Dio il Signore mandò via l’uomo dal giardino d’Eden”, il verbo è al perfetto, indicando un’azione compiuta ovvero finita. Se l’azione non è termitata ovvero è incolpleta, il verbo ebraico è all’imperfetto. Così, in Gn 1:2, dove è detto che lo spirito di Dio “aleggiava sulla superficie delle acque”, il verbo è all’imperfetto, indicando che l’azione non era terminata. Siccome in ebraico la forma perfetta o compiuta è la sola che riguarda il passato, in essa sono comprese tutte le sfumature dei nostri tempi (passato e trapassato prossimo, passato e trapassato remoto). Nella frase “in principio Dio בָּרָא [barà] i cieli e la terra” (Gn 1:1), il verbo בָּרָא (barà) è al perfetto (azione terminata, completata) e può essere tradotto con l’italiano “ha creato”, “aveva creato”, “creò”, “ebbe creato”. Come si fa a tradurre con il giusto senso? Ovviamente tenendo conto del contesto. In questo caso la traduzione giusta è “aveva creato”, perché al v. 2, subito dopo, è detto che la terra הָיְתָה (haytàh; tempo perfetto), “divenne” informa e vuota. Ora, siccome Is 45:18 afferma che Dio non creò la terra così, è ovvio che ci si riferisce a due momenti diversi: Dio aveva creato la terra e poi la terra divenne informa e vuota. Sbaglia quindi NR che traduce: “Nel principio Dio creò i cieli e la terra. La terra era informe e vuota”, dando l’idea che Dio l’avesse creata così. Sbaglia parzialmente TNM che traduce: “In principio Dio creò i cieli e la terra. Ora la terra risultò essere informe e vuota”, in modo equivoco, non distinguendo bene i passaggi: stato della creazione iniziale e stato successivo.

    In ebraico il tempo perfetto indica, come detto, un’azione compiuta; ciò però può essere riferito a qualsiasi periodo di tempo: passato, presente o futuro. Per l’imperfetto è la stessa cosa, indicando un’azione incopleta che può riguardare qualsiasi periodo di tempo.

    Aggiungendo alla forma del perfetto (detta qal), espressa alla terza persona, i suffissi corrispondenti alle altre persone (numero e genere), si ottiene la flessione del perfetto. La flessione dell’imperfetto si ottiene invece con prefissi anteposti all’infinito costrutto qal.


    Diamo quindi un' occhiata al verbo litlot nelle varire coniugazioni ebraiche ( bynyanym )

    la cosa importante è capire che se la forma semplice vale come appendere

    la forma intensiva vale come giustiziare


    Pa'al ( qal ) forma semplice : essi appesero

    תָּלוּ talù


    ______________________________________________________

    Nif'al passivo della forma semplie : essi furono appesi

    נִתְלוּ nitlù


    ______________________________________________________

    Pi'el : intensivo attivo : essi giustiziarono

    תִּלּוּ tillù


    ______________________________________________________

    Pu'al : intensivo passivo : essi furono suppliziati

    תֻּלּוּ
    tullù


    ______________________________________________________

    Hif'il : causativa attiva : essi fecero appendere

    הִתְלוּ hitlù


    ______________________________________________________

    Huf'al :causativo passino : essi furono fatti appendere

    הָתְלוּ



    Non c’è Hitpa'el e non è possibile fare ipotesi in quanto con prima tav non c’è nessun verbo in terza sezione in questo binian.

    Mettendo insieme tutto il know_how l’estrema ratio potrebbe essere





    הִתַּלוּ
    hittlù

    essi si fecero giustiziare



    Facendo altre ricerche ho trovato


    : https://milog.co.il/התלו




    QUINDI

    Pu'al : intensivo passivo : essi furono suppliziati

    תֻּלּוּ tullù



    ora dobbiamo dare un' occhiata allo scewà , ovvero la consonante priva di vocale





    LEZIONE 1



    שְׁוָא

    Lo shewà ( mancanza di vocale per la consonante )


    Hallora, tutti voi sapete la storiella che in Ebraico non si scrivono le vocali , ma solo le consonanti .

    Le vocali sono espresse da un vasto corpus di segni diacritici , e tra questi un segno si chiama shewà

    ed esprime la mancanza di vocale, il suono consonantico è SOLO.

    Disgrazia vuole che lo scewà sia di 3 tipi

    lo scewà nàch ( quiescente )

    lo scewà merachèf ( sorvolante )

    lo scewà nà ( mobile )



    tutti gli scewà sono espressi da 2 puntini sotto la lettera : in questo caso una tzady : צְ

    passiamo agli esempi pratici .


    שְׁוָא נָח
    shewà nach ( quiescente )

    come nel caso della vocalizzazione moderna di Nazareth ( prima attestazione del 7 secolo , poesia sinagogagale di Qalir )


    נַצְרַת
    Nàtzrat


    in questo caso lo scewà sotto la tzady porta a : Nàtzrat .


    שְׁוָא מְרַחֵף
    scewà merachèf ( sorvolante )

    è uno scewà che viene usato per le forme costrutte , e ( per fortuna ) l' effetto è come lo scewà nach : mancanza di

    suono vocalico . ad es la forma costrutta ( complemento di specificazione , genitivo ) di melekh : re

    se devo fare il plurale ed esprimere : dei re

    מַלְכֵי
    malkhè



    ma le cose cambiano con lo scewà nà ... :alienff:


    שְׁוָא נָע
    scewà nà ( mobile )

    infatti in questo caso abbiamo la consonante con una e acclusa ,

    ad es se devo fare il plurale di bambine , è yeladym


    יְלָדִים


    ovvero la yod iniziale si pronuncia con una e acclusa : ye .


    Hora, ci sono regole grammaticale molto complesse che regolano l' uso dei 3 scewà ,

    e delizia vuole che i grammatici Ebrei madrelingua , i Rabbym , non siano per niente d' accordo

    su queste regole ... la lana caprina al confronto è acqua fresca ...

    Ma per iniziare considero la LEZIONE 1 , conclusa .


    Dateci 5 -10 occhiate , per l' analisi dei primi capitoli del Zolli è molto importante .



    Sono ammesse domande .


    zio ot :B):

    ps su fb mi suggeriscono :

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Schwa


    _________________________________
     
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67 replies since 19/9/2007, 13:25   2681 views
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