3rd  EYE - il forum italiano sui TOOL e gli A Perfect Circle

Posts written by josef k.

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    ma ragazzi a 60 anni io sinceramente non ce li avrei mai visti arrivare così in forma. 20 anni fa non lo avrei manco immaginato.

    A livello vocale a sentire i video mi sembra che Keenan sia sui livelli, se non sopra a quelli del 2006/2007. In formissima direi, ma tutti sembrano in palla.

    therover quei biglietti per Berlino io li starei cercando, se li vuoi vendere fammi un fischio :)
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    Su Instagram dicono che "si vede la luce in fondo al tunnel, ci vediamo presto" inteso come live immagino
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    CITAZIONE (ShiningNight @ 1/3/2020, 16:52) 
    ok prendo atto, io ho queste notizie date da conoscenza di qualche band media italiana, ma mi fido e prendo per buono, ma in pratica il guadagno è lo stesso più o meno, la domanda era su quello.

    Sugli incassi se ne strattono fino a un certo punto, perchè se gli incassi scendono e non si riesce a rientrare delle spese, il cachet si abbassa che lo vogliano o no...ma ovviamente non è il caso dei Tool al momento.

    fidati, conosco abbastanza bene il mondo. Posso dirti che i Radiohead sono sui 300/500k €, i TOOL poco meno. Ma queste band riempiono al 100%, i promoter non si pongono grossi problemi di vendita nel momento che li chiamano, sono quasi certi del sold out. A parte i festival, che hanno una logica leggermente diversa.

    Detto ciò, io per queste scalette ci metterei la firma con il sangue. 7empest e Pneuma valgono il biglietto, ancora una volta.
    Devo dire che rosicherei non sentire Descending, questo sì.
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    CITAZIONE (ShiningNight @ 26/2/2020, 16:06) 
    ogni data che hanno fatto ha incassato all'incirca 1,5 milioni, più o meno, di questi nelle loro tasche dovrebbe finire un 20% come cachet, al momento tra 2019-2020 siamo a 70 date suonate, più la nuova serie da 34 date annunciate siamo a 104 che porterebbe il totale a circa 156 milioni di dollari lordi. Facendo due conti si sono messi in tasca al momento intorno ai 30 milioni di dollari per loro 4.

    Questo a grandi linee magari il loro cachet è il 30% e guadagnano di più, ma meno del 20% no di sicuro.

    Poi c'è il merchandise eh...i poster le maglie...

    io penso che aggiungeranno un tour europeo dopo l'estate di 20-25 date che li porterà a un totale di 200 milioni, il più grande incasso della loro storia

    Che significherebbe incassare il 20 o 30%?
    Gli artisti, da anni ormai, lavorano a cachet. Prendono un fisso, poi sugli incassi se ne strafottono perché è roba della produzione. Loro guadagnano su ingaggio e merchandising venduto direttamente.

    I Tool, me discutevamo anni fa, hanno cachet che si aggirano sui 2/300k $ per ogni data.
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    CITAZIONE (Ste GAS @ 15/1/2020, 15:55) 
    my mistake... allora non ha venduto così tanto.

    ma sei matto, ha venduto tantissimo secondo me, considerando il mercato attuale. E comunque ne parliamo nel topi di commenti, ho postato anche di là.
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    come dicevo nell'altro topic.

    Fear Incolum vende complessivamente 344.000 solo negli US, nella maniera conteggiata al giorno d'oggi, ovvero formato fisico, digitale e streaming.

    Schermata_2020-01-15_alle_15_1
    qui il report completo di buzzangle sul mercato US del 2019.

    I TOOL vendono 603.000 copie complessivamente nel solo 2019 (immagino dagli streaming e digitale di tutta la discografia). A me fa un po' impressione, sono un'enormità in un mercato che vede ridurre le vendite di copie con un tasso del 25% annuo, quasi. Sono numeri fortissimi a mio avviso.

    Schermata_2020-01-15_alle_15_0
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    CITAZIONE (Ste GAS @ 15/1/2020, 14:34) 
    Non è dato sapersi se tutte o solo la prima versione, ma come copie fisiche siamo intorno alle 320mila vendute per il mercato USA

    sono 344.000 mi pare di capire solo negli US, nella maniera conteggiata al giorno d'oggi, ovvero formato fisico, digitale e streaming.

    Schermata_2020-01-15_alle_15

    qui il report completo di buzzangle sul mercato US del 2019.
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    la nuova edizione non la prendo, perché la vera versione da avere è quella truzza e tamarra col video e la musichetta integrata.
    Che costa più ovviamente perché per quanto poco sia incidente sul costo di produzione avere uno schermo e delle microcasse, hai pur sempre un oggetto assurdo ed unico.

    (che fra l'altro io adoro avere tra le mani)
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    Non ho timori di affermare che alcuni di questi pezzi sono superiori ad altri di 10000days per me. È presto ancora per dare giudizi complessivi, ma a livello di tenuta sulla durata ho già grandi conferme inaspettate.

    Se il disco è o non è meglio del precedente, non mi interessa come non mi interessava all'epoca di 10000days, appunto. Non è così che mi godo questa musica.

    So però che questo nuovo aggiunge atmosfere e immaginari finora inesplorati dai Tool, e lo hanno fatto con la solita classe, carisma, magnificenza.

    6 pezzi che fanno squadra perfetta con la già impressionante collezione di genialità sotto forma canzone.
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    CITAZIONE (therover @ 11/09/2019, 23:20)
    Infatti non lo dico qua perché avrei voglia di discuterne seriamente e serenamente ma so già che poi si va su altri tasti e preferisco evitare.

    Però io sono curioso Antò. Per me l'insieme di riff, ritmo e testo è clamoroso. il crescendo strumentale, le aperture, ecc. È mastodontica da gig.

    Parliamone nel topic del pezzo se hai voglia.

    CITAZIONE
    Fermo restando che, come detto nel topic apposito, è comun que > Comfortably Numb.

    Concordo e Ribadiamolo, me pare il minimo :woot:

    Edited by josef k. - 11/9/2019, 23:42
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    CITAZIONE (therover @ 10/9/2019, 19:07) 
    Molto molto belle le foto che sta postando ora su facebook Alex Grey con tutti gli step della realizzazione del Great Turn che in origine non era pensato per i Tool.

    Comunque discutendo con i miei amici sul concetto ci avevo preso ma è anche abbastanza evidente: dai suoi appunti emerge che vuole rappresentare due concetti, disfacimento/elevazione, come se fossero due facce della stessa medaglia.

    Bellissime

    Forse è il disco dei tool più legato come concetto al suo artwork?
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    (spostato qui, mi sembra più in topic)

    Lo stavo iniziando a vedere giusto ieri in un buco mentre cercavo video live di Rosetta Stoned, ma era la prima volta che mi usciva fuori. Strano che me lo postiate proprio oggi, forse c'è qualche sponsorizzazione in corso :shifty:

    Pero mi sembravano fondamentalmente interviste vecchie tradotte, miste con bordo live e affini. Non mi sembrava così interessante. Dite che vale la pena?
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    Si ma questo lo diciamo da sempre, ed è anche il motivo per cui a volte si diceva "non li hai capiti i Tool". Ed è anche i Motivo per cui spesso si diceva che ai fan dei Tool, a forza di ascoltare se li fanno piacere per forza.

    Perché per capirli ci vuole tutto questo tempo da dedicare ai ripetuti ascolti che non è facile da trovare.

    Io fino al quinto/sesto ascolto non avevo inquadrato bene come decifrare questo disco, ora mi si stanno aprendo una serie di porte che mi stanno facendo, lo ammetto, giubilare.
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    CITAZIONE (RambleOn @ 9/9/2019, 17:39) 
    segnalo questo bell'articolo sull'album e il collegamento con il packaging, scritto in maniera cazzona come piace a noi

    https://medium.com/@fearinoculumthegreattu...um-1156ee358344

    gran bell'articolo. flippa il giusto, ma la parte in cui ammette che

    CITAZIONE
    "This (over-) thinking and (over-) analysing of the band’s music can be quite silly and deserves to be taken a good grain of salt, but we only get the chance once a decade, so fuck it. Let’s indulge ourselves."

    sembro io nei miei pensieri che cerco di razionalizzare i Tool e poi mi mando a fanculo da solo.

    e bentornato carissimo, ancora non avevo visto tuoi messaggi recenti :)
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    dopo una decina di ascolti, capisco chi intende dire "dura poco, ci volevano 2 pezzi in più, ci voleva il doppio", perché l'ascolto di questo monolite di quasi 90 minuti è già diventato tutt'altro che pesante. Ti viene voglia di ascoltare altro materiale scritto e registrato in questa maniera folle, che è, appunto, folle se ci penso. Pezzi lunghissimi e intricati che già sono diventati classiconi.
    Dopo 13 anni di attesa, è un miracolo, stop.

    Per me fra un anno riparleremo di dove mettere questo disco rispetto alla discografia, e non sono sicuro che finirà in fondo alla lista dei 5. Sarà il fomento della novità, ma con tutte le differenze e le premesse del caso, non lo sento inferiore ad un Undertow, per dire. E forse manco nei confronti di un 10000days, sarà così indegno il confronto. Per dire, le wings che sono uno dei picchi emotivi della discografia dei tool in assoluto, non le ascolto da un pezzo. Non riesco a metterle su facilmente, e anche ai tempi non era facile l'ascolto di un pezzo del genere.
    Qui sento scivolare tutto naturalmente e visceralmente.

    Sarà vero che in questi 13 anni abbiamo assimilato talmente tanta roba (per dire, è uscito quel capolavoro di In Rainbows, che da solo basta) che è cambiato tutto nel modo di approcciarsi ad un disco. Lo streaming, la quasi scomparsa del disco fisico come oggetto di necessità (parlo di me eh, io ormai compro quasi solo vinili e ascolto in streaming).
    Ma con Fear Inoculum sto tornando indietro a riscoprire un piacere quasi perso. E tutto ciò è possibile solo grazie al peso specifico di canzoni memorabili come queste 6 che sono dentro il disco.
    Dove non c'è Maynard, parti strumentali che all'inizio mi sembravano momenti pesanti e complicati, mi sembrano già classiconi. I finali sono da brividi. A parte la titletrack che forse risulta essere il più forzato, quelli di Pneuma, Invincible, Descending, 7empest. Clamorosi.
    Il dont you dare di Culling voices è un mantra che si ripete durante la giornata ad libitum.

    No ma dico, ve la immaginate 7empest dal vivo? Io ho la bava alla bocca.

    Unico neo, purtroppo, la titletrack sta facendo la fine di una Vicarious, che viene penalizzata dalle aspettative iniziali, ed estrapolata dal contesto è stata vivisezionata ingiustamente con un ascolto bulimizzato dovuto alla fame disperata di tool. Risultato è che mi mi appare, come appunto per Vicarious all'epoca, la più debole del mazzo ad oggi.

    discutevamo con Demon alla fine del primo listening insieme, se 7empest potrebbe essere l'ultimo pezzo inciso dai Tool.
    Se anche lo fosse, sarebbe the Grand finale, the swan song and epilogue, indubbiamente.

    Calm before the 7empest comes to reign all over.
4761 replies since 22/5/2004
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